Schejla Massellucci

Schejla Massellucci ci accoglie tra tubi di vernici e tele lasciate ad asciugare.  La bottega d’arte di Corso Savonarola è come la sua padrona: colorata e austera insieme. In un angolo sta finendo di asciugare l’ultimo quadro per “Tessuto Sociale”, la mostra dedicata a Prato che verrà inaugurata oggi pomeriggio allo “Spazio Magnolfi” di via Gobetti (fino al 7 aprile). E’ la sua prima personale a Prato e la sente come una specie di tributo alla storia e al presente della città in cui vive.

Anche il titolo non è stato scelto a caso. “Ho scelto la parola “tessuto” per ovvi motivi, perché Prato è la tradizione tessile, e “sociale” perché con tutti i problemi che la città ha dovuto e deve affrontare è diventata un vero e proprio laboratorio sociale a livello nazionale. E ringrazio il Comune – aggiunge – che si è dimostrato subito interessato al mio progetto e ha messo a disposizione lo spazio “.

La mostra verrà inaugurata alle 17 e propone una ventina di quadri di grandi dimensioni realizzati su tessuto stampato e non solo. La maggior parte sono stati realizzati proprio per la mostra. “Alcuni sono proprio legati all’attualità – dice Schejla – altri sono stati  scelti per ritrarre la città che cambia,  che si trasforma e si ritrova a che fare con sfide molto importanti”. Sono quadri politici e religiosi e più in generale, non senza una certa ironia, ispirati da quei tratti che ormai sono entrati  a far parte dell’immaginario collettivo.
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Schejla Massellucci è nata a Firenze ma vive da tempo a Prato. Diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, ha iniziato con la pittura arrivando poi alla video art e alla performance. Raccontano che nel 2012 abbia partecipato ad una mostra su Frida Kahlo con una grande tela grigia che ha destato non poche perplessità tra i partecipanti all’inaugurazione. Perplessità che si sono sciolte immediatamente non appena è arrivata l’autrice vestita di tutto punto e truccata come l’artista messicana. Schejla Massellucci ha esposto in Italia, Austria e Stati Uniti.
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